Traduzione di perizia musicale

Nel momento in cui un soggetto si appropria degli elementi rappresentativi, specifici e creativi di un’opera introducendoli in un’altra opera, l’atto costituisce una contraffazione, ossia una riproduzione abusiva di un’opera altrui con appropriazione di paternità (vedi L. n. 633 del 1941, “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”).

Generalmente, per verificare la sussistenza di un plagio, il giudice può nominare un CTU (consulente tecnico d’ufficio) per redigere una perizia giurata (talvolta denominata “Perizia di comparazione tra composizioni musicali“) vòlta ad analizzare e confrontare l’originale e l’eventuale plagio. Se la perizia riconosce somiglianze e/o la presenza di elementi rappresentativi nei due brani, l’autore del plagio rischia il ritiro del pezzo dal mercato e sanzioni pecuniarie, ovvero il riconoscimento all’autore originale di parte dei diritti (con relative royalties) sul pezzo plagiato.

La durata della composizione musicale e della sezione plagiata, secondo l’attuale giurisprudenza, non è rilevante: La parziale assonanza tra due composizioni musicali, casuale e limitata a poche battute, esclude che tra esse vi sia plagio, soprattutto quando esse si ispirano a diverse tradizioni musicali (Gaudenzi, S. A. 2009: p. 396).

Il soggetto che intenda verificare l’esistenza di un plagio tra due composizioni può rivolgersi, ancor prima d’intraprendere un’azione legale, a un CTP (consulente tecnico di parte), ovvero a un Perito (generalmente iscritto all’albo dei Periti e degli Esperti della CCIAA – sezione Musica), al fine di far redigere una perizia preliminare che supporti -o eventualmente invalidi- la sua ipotesi. Affinché la Perizia abbia valore ufficiale, così come l’eventuale relativa traduzione,

Nel caso in cui sia necessario tradurre la perizia in una lingua straniera, il traduttore CTU potrà eseguire (indipendentemente dalla nomina giudiziaria) la traduzione e relativa asseverazione/giuramento/ufficializzazione della traduzione.

Michele Mannoni (dottore di ricerca e docente universitario) ha svolto la libera professione traducendo inglese, cinese e portoghese. Ha studiato presso il Conservatorio Musicale P. Mascagni.